l’“Argine degli Angeli” a piedi e in bici!
Se ami la natura, il ciclismo o semplicemente una passeggiata rigenerante, il nuovo percorso cicloturistico “Argine degli Angeli” nei Lidi di Comacchio è l’esperienza che fa per te.
Situato al confine tra le province di Ferrara e Ravenna, nel cuore del Parco del Delta del Po, questo itinerario offre uno spettacolo unico: un’oasi di biodiversità che ospita ogni anno migliaia di fenicotteri e uccelli migratori. Inaugurato nell’estate del 2022, l’Argine degli Angeli si estende per circa 5,4 km lungo l’argine che separa Valle Furlana da Valle Lido di Magnavacca. La strada bianca e sterrata è perfetta per ogni tipo di bicicletta, anche se si consigliano gravel o mountain bike per maggiore comodità.
Il tempo di percorrenza?
- A piedi: circa 1 ora e 30 minuti.
- In bicicletta: solo 30 minuti.
Durante il tragitto, potrai ammirare scenari mozzafiato: il riflesso del cielo nella laguna, uno spettacolo durante il tramonto, gli stormi di uccelli che volano, e un’atmosfera di pace che rende l’esperienza ancora più indimenticabile.
Come raggiungere il percorso?
- Da Ravenna:
Partenza dal Museo NatuRa di Sant’Alberto con attraversamento del fiume Reno tramite traghetto.
Alternativa: parcheggio alla Trattoria Primaro sulla SS 309 Romea. - Da Ferrara:
Accesso tramite la stazione di pesca Bellocchio, facilmente raggiungibile dai Lidi di Spina e Lido degli Estensi.
Per i più allenati, il percorso si collega anche alla Ciclovia dell’Adriatico, ideale per avventure più lunghe.
Orari di accesso
20 marzo – 20 settembre: 7:30 – 20:00
21 settembre – 19 marzo: 8:00 – 17:00
Non perdere l’opportunità di vivere un’esperienza unica tra natura, relax e sport. L’“Argine degli Angeli” ti aspetta per una giornata all’insegna della scoperta e del movimento!
Anello “Valli di Comacchio”
Si tratta di un percorso ad anello, che parte percorrendo gli argini di Comacchio fino alla Stazione di Pesca Foce. Si prosegue poi lungo la Valle fino al Casone Donnabona, antico rifugio di guardiania raggiungibile tramite passerella in legno, e sull’Argine Agosta, antico percorso romano tra Ravenna e Adria, ora strada a basso traffico. Attraverso strade secondarie tra campi agricoli si arriva a Prato Pozzo, punto di ristoro con allevamento di cavalli.
Proseguendo sull’Argine del fiume Reno, si possono avvistare i fenicotteri rosa. Giunti a Chiavica Volta Scirocco, si imbocca l’Argine degli Angeli, un percorso immerso nelle acque. Si raggiunge la stazione di pesca Bellocchio, con il tradizionale lavoriero per la pesca dell’anguilla.
Un sottopasso porta al Lido di Spina e poi al Lido degli Estensi. Dopo un ponte panoramico, si prende il lungomare fino al Portocanale, dove un traghetto porta a Porto Garibaldi. Da qui, una ciclabile riconduce a Comacchio, con arrivo davanti al suggestivo Ponte dei Trepponti.
Il percorso:
- 55 km asfaltato e sterrato
- Partenza da Comacchio, via Fattibello parcheggio COOP, zona Treponti.
- Percorre: Comacchio, Foce, Casone Donnabona, Prato Pozzo, Bosco Forte, Argine fiume Reno, Argine degli Angeli, Bellocchio, Lido di Spina, Lido degli Estensi, Porto Garibaldi
- Indicazioni: Adesivi segnaletici sui pali delle indicazioni stradali, alcuni tratti segnaletica cicloturistica ufficiale.
Anello “Sacca di Goro”
Si tratta di un itinerario ad anello immerso nella natura del Delta del Po e con partenza da Goro, città famosa per le sue vongole, e per essere stata luogo di nascita della cantante Milva, soprannominata proprio, la Pantera di Goro. Il percorso parte dal porto, per poi proseguire verso l’Argine Belvedere, un’area strappata al mare grazie alle idrovore, tra il Po e l’Adriatico.
Si prosegue lungo l’argine del Po di Goro fino al Ponte di Barche, una struttura tipica che permette di attraversare il fiume e collegarsi agli itinerari del Parco del Delta Veneto. Tornando verso Goro, si raggiunge Torre Abate, un’opera idraulica del XVI secolo, perfetta per una sosta. Attraversata la località Alberazzo, si imbocca la ciclabile che collega Bosco Mesola a Goro. Dopo un tratto sterrato, si passa accanto a Torre Palù, un’altra opera di bonifica agraria. L’itinerario si conclude tornando alla Sacca di Goro e al porto di Goro.
Il percorso:
- 33 km asfaltato e sterrato
- Partenza: direttamente sull’ itinerario ad anello da Goro, Gorino o Santa Giustina, oppure può essere raggiunto dal Lido di Volano
- Percorre: Goro, Argine Belvedere, Gorino, Ponte di Barche, Ciclabile destra Po, Torre Abate, Torre Palù
- Informazioni: i cancelli che permettono di accedere al Bosco della Mesola, itinerario che collega Volano all’ Anello Sacca di Goro, sono aperti dal 1/03 al 31/10
Anello “Terre Pomposiane”
Partenza dalla stazione di Codigoro, seguendo la ciclabile fino all’Abbazia di Pomposa, fondata nel VI secolo e divenuta nel Medioevo un centro culturale e religioso di rilievo. Si prosegue verso l’Oasi di Cannevié, una valle salmastra di 64 ettari con canneti e capanni per il birdwatching. Poco oltre, si incontra la Torre della Finanza, fortificazione del XVIII secolo usata per il controllo doganale sul Po di Volano.
Risalendo a nord, si raggiunge il Boscone della Mesola, un raro bosco di pianura di oltre 1.000 ettari. Si arriva poi a Torre Abate, capolavoro idraulico del 1569 per la bonifica del territorio. Proseguendo si giunge a Mesola, con il suo imponente Castello Estense, costruito da Alfonso II d’Este come simbolo della “Grande Bonifica”. Il percorso attraversa il Consorzio degli Uomini di Massenzatica, un’antica proprietà collettiva agricola. L’itinerario si chiude tornando a Codigoro, tra campagne e testimonianze storiche della trasformazione del Delta.
Il percorso:
- 55 km asfaltato e sterrato
- Partenza: stazione dei treni di Codigoro. Proprio davanti alla stazione c’è una piccola pista ciclabile con una colonnina dell’acqua potabile del CADF e da li inizia il percorso
- Percorre: Codigoro, Abbazia di Pomposa, Oasi Canneviè, Torre della Finanza, Boscone della Mesola, Torre Abate, Castello di Mesola, Campagne CUM
- Informazioni: adesivi segnaletici sui pali delle indicazioni stradali e segnaletica cicloturistica ufficiale. Si consiglia di percorrerlo in senso antiorario